Roberto Benigni, un monologo sull’amore per conquistare Sanremo Ha recitato il “Cantico dei Cantici”, “la canzone più bella delll’umanità” 06-02-2020
Roberto Benigni, un ciclone a Sanremo. Accompagnato all’Ariston dalla banda, ha esordito dicendo: “L’ultima volta, 9 anni fa, ho fatto il mio ingresso a cavallo. Questo è il più bel Sanremo che abbia mai visto”.
Lo showman, replicando i siparietti con Pippo Baudo, prova subito a replicare agguantando “i soliti ignoti” di Amadeus.
"È la serata delle cover, possiamo ripetere i vecchi successi"#Sanremo2020pic.twitter.com/zuC5X9kuKc
— Festival di Sanremo (@SanremoRai) February 6, 2020
Benigni è stato anche presentatore del Festival: “Sono affezionato a questo palco, ho condotto nel 1980 nel 30esimo anniversario. Ora sono 70 edizioni, a quota 100 il Festival può andare in pensione. Oggi c’è un sistema di voto diverso, si può votare anche via citofono”.
Poi, incalzato da Amadeus, ha aggiunto: “A Sanremo, avrei voluto sempre cantare. Ho provato in tutte le maniere, ho scritto una canzone che poi è stata scartata. Sono un fan di Sanremo, non ne ho perso uno”.
Al Festival di Sanremo, Roberto Benigni ha fatto un monologo sull'amore.
Ha scelto il “Cantico dei cantici”, “la canzone più bella mai scritta nella storia dell’umanità, 2mila e 400 anni fa”.
“Chi darà tutta la sua vita per amore, la salverà e non la perderà”#Benigni#Sanremo2020
— Rai1 (@RaiUno) February 6, 2020