“La rivoluzione sta arrivando” dei Negramaro è l’album più venduto in Italia, è primo su iTunes ed è sul podio dei più trasmessi con il singolo “Attenta” e il frontman Giuliano Sangiorgi commenta: “Queste notizie mi commuovono sempre e sono convinto che dietro questi numeri non ci sia solo una questione di aritmetica, perché ci sono persone che da 12 o 13 anni continuano a seguirci con amore crescente”. Il cantante, in onda su Radio Italia con il tastieristaAndrea “Andro” Mariano al fianco, racconta poi a Paola “Funky” Gallo com’è cambiato il modo di scrivere i brani: “È un album leggermente profondo o profondamente leggero. Dopo un po’ di anni e dischi viviamo una ‘rivoluzione-evoluzione’ in una nuova direzione, soprattutto dal punto dei vista dei testi; questo percorso è iniziato con “Una storia semplice” (2012 ndr), è stato quello il momento in cui è cambiato tutto; quando è venuta fuori la canzone ‘Ti è mai successo?’ mi sono detto ‘ecco, da adesso in poi voglio scrivere così’”. “È vero, registrando quel disco, in sala prove ci siamo stupiti”, dice Andro, “Per noi è un processo naturale e semplice che si sta sviluppando nel corso degli anni, siamo dediti da tempo a una ricerca quotidiana del suono e della parola più adatti; è un modo di vivere che, come in questo nuovo album, si traduce in sonorità che non sono frutto di un pensiero troppo celebrale ma di una chimica speciale esistente tra sei persone, i componenti del gruppo”.
“Il disco è un terreno pubblico in cui possiamo raccontare storie che diventano arte”, incalza Giuliano, “‘La rivoluzione sta arrivando’, apripista e title-track dell’album, è stata scritta nello stesso giorno in cui ho composto ‘Sei’, quando stavamo lavorando a ‘Casa69’ (2010 ndr): è un titolo scelto per creare curiosità e contenere un messaggio sociale. Ci sono stati momenti brutti, come la scomparsa di mio padre e la perdita di persone care, che ci hanno fatto capire che stiamo crescendo. Il brano ‘Lo sai da qui’ dedicato a mio papà mi ha portato una rivoluzione dentro, totale, e mi ha aiutato a comprendere che la vita è un dono incredibile; mio padre mi ha lasciato proprio questo insegnamento: ora so quanto è importante vivere e non sopravvivere”. Sangiorgi intona i versi di “Fino alla fine del secolo”: “’Fino alla fine del secolo, fino alla fine di me, il tempo sorride…’ Poteva essere la chiusura dell’album, poi l’abbiamo usata come ghost-track perché è un po’ fuori dal tempo… Invece ‘Il posto dei santi’ è un brano allo stesso tempo ondeggiante e con parole forti, che invita a vivere nel modo più totale e assoluto”.
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